venerdì 1 gennaio 2016

La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte. (O.K.)

Quanto tempo! E' già tornato l'inverno e anche se non fa tanto freddo per me è già diventato insopportabile, l'umidità della pianura padana mi penetra nelle ossa....e sono dolori! 
Fra pochi giorni partirò con mio marito per una nuova avventura nel nostro secundo pais: latinoamerica. Il viaggio per noi rappresenta uno stato di grazia, un regalo che vogliamo farci per condividere nuove esperienze con persone lontane. Per la terza volta torniamo in Ecuador e questa volta alle mitiche isole Galapagos. 





 Proseguiremo il viaggio in Perù dove passeremo a trovare nuovi amici del centro per disabili a Pueblo Nuevo per poi raggiungere in aereo Ayacucho (Huamanga) il puericultorio delle sorelle di S. Anna , dove ci fermeremo per un mese in una esperienza di volontariato con i bambini orfani. In questa parte del Perù era attivo anni fa il gruppo terroristico Sendero Luminoso, qui sono stati compiuti atroci attentati e uccise molte persone, per questo motivo molti bambini sono rimasti senza famiglia. Il nostro contributo sarà molto piccolo ma per noi sicuramente molto intenso. 





Madre Miriam ci guiderà nell'esperienza di volontariato e poi potremo conoscere le nostre bambine adottate a distanza:  Rosaline e Doris









Il nostro viaggio proseguirà verso Cutzco e poi alla mitica città Inca di Machu Pichu. Infine torneremo in Italia dopo alcuni giorni di riposo a Lima.


domenica 9 agosto 2015

HAPA ZOME: nuove esperienze di stampa naturale su tessuto

Dopo una bella pausa oggi mi rimetto a pubblicare le ultime creazioni sul mio blog. Purtroppo il lavoro occupa tutto il mio tempo e le mie energie e non riesco a seguire come vorrei le mie passioni.
Tutti si lamentano del caldo, ma io lo amo, le piante offrono tanti stimoli alla mia creatività, per questo farei volentieri a meno del freddo inverno.
Ho sperimentato ultimamente una nuova tecnica di stampa semi permanente su tessuto utilizzando fiori e foglie, si chiama Hapa Zome, potete trovare diversi blog e pagine web che ne parlano. Si tratta di un'antica arte giapponese che sfrutta i pigmenti naturali delle piante e li fissa su tessuto. Occorrono pochi e semplici oggetti: un sasso, un pezzo di tessuto, un foglio di plastica, una tavola di legno.
E i risultati li potete vedere....











sabato 14 febbraio 2015

CROCHET INVERNALE CON LANA APPENNINICA

L'inverno è troppo lungo per me, e mentre sogno posti caldi, davanti alla TV mi dedico ai lavori di uncinetto con quella meravigliosa lana appenninica che ha filato con tanto amore la mia amica Maria Joao Pimentel, allevatrice di pecore e filatrice provetta oltre che mamma di tre simpaticissimi ragazzi. Nei mesi scorsi avevo tinto molta lana e mi sono ritrovata con tante buone idee da realizzare, ma come spesso accade... si parte da un idea e si arriva ad un risultato completamente diverso. E così è stato, volevo fare un pullover e invece ho fatto una mantella. Eccola qui




 Ho utilizzato l'uncinetto N°4, il punto è molto semplice si tratta di due punti alti incrociati, me lo ha insegnato la mia cara amica Helga, con la quale condivido molte delle mie passioni. Infine mio marito e compagno di avventure ha realizzato dei bellissimi bottoni con legno di abete.
La lana è stata tinta con cocciniglia, scotano, cipolla e solidago.

venerdì 6 febbraio 2015

DAL BLU AL ROSSO: esperimenti di tintura su lana e seta. PARTE PRIMA

Brrr... che freddo! Mentre fuori nevica ne approfitto per aggiornare questo blog. Ho fatto alcuni esperimenti con le piante ricche di antociani come il cavolo rosso e le bacche di ligustro. I primi risultati sono entusiasmanti e come avevo promesso ad alcune amiche pubblico la ricetta.
Gli antociani sono molto sensibili alle variazioni di temperatura e vanno trattati bene, così ho scelto di utilizzare la cottura a bagnomaria , come si fa con lo zabaione.... questo garantisce che la temperatura si mantenga costante per il tempo desiderato.
Non bisogna superare mai !!!! 70 gradi centigradi.
La preparazione del bagno colore:
300 gr. cavolo rosso tagliato fine in 4 lt di acqua, cotto per 1 ora a 70°C,
filtrare il bagno,
mettere a bagno 100gr di lana o seta per 1 ora in acqua tiepida,
scaldare il bagno colore,
aggiungere 20 gr. di allume di rocca + 10 gr di sale,
immergere la lana e mantenere a 70°C per 1 ora.

Ecco i risultati:





La lana azzurra, al centro, è tinta con cavolo rosso è accanto alla lana e al cotone tinti con legno campeggio

Con il ligustro ho provato a tingere facendo il bagno colore dopo aver lascito 1 notte le bacche a bagno in acqua fredda ed utilizzando la lana premordenzata al 15% con allume e 6% cremortartaro.

martedì 30 dicembre 2014

TINTURE NATURALI SU LANA APPENINICA

Mentre fuori l'inverno ci regala neve e freddo e sinceramente ne farei a meno, confesso, sono un amante del sole e del caldo, apro il mio armadio delle erbe e comincio mettendo a bagno le piante, i fiori, le foglie raccolti durante l'estate con il proposito di tingere una bellissima lana in filato preparata con tanto amore dalla mia amica portoghese Maria Joao Tavares Pimentel che alleva pecore sulle colline sopra a Cesena e con il vello, ricava delle belle matasse di lana robusta, dopo averlo lavato, cardato e filato.

Mentre le erbe macerano per una notte, preparo la pentola di mordenzatura con 15 grammi di allume di rocca e 5 gr di cremor tartaro per 100 gr di lana, lascio in pentola per un'ora alla temperatura di 90 gradi, lascio raffreddare per una notte così il giorno successivo tutto sarà pronto per iniziare le sperimentazioni.
Di primo mattino metto a bollire le piante tagliate in parti piccole (taglio tisana) per un'ora poi lascio riposare e raffreddare infine filtro e spremo bene le piante per far uscire tutti i pigmenti.
Il brodo di tintura è pronto!
Immergo la matassa umida nel bagno e lo porto a 90 gradi per una o due ore a seconda della pianta utilizzata.
Piante utilizzate:
ALLORO, SCOTANO, SERRATULA, CIPOLLA, CAMOMILLA DEI TINTORI, SOLIDAGO, IPERICO

Una sperimentazione a parte l'ho fatta con un pigmento di origine animale: la COCCINIGLIA, che ho imparato ad utilizzare dalla maestra argentina Luciana Marrone, ho avuto la fortuna di conoscerla e frequentarla a Feltrosa feltrosa.com nel corso proposto da lei a Bressanone airesnaturales.blogspot.com











Questi i risultati, per ora, degli esperimenti. Nei prossimi giorni approfittando delle ferie, proverò altre piante come il legno Campeggio e la Robbia acquistati da Terrae Blu www.terraeblu.it .
Per ricordare l'estate una foto del Tidone il torrente che mi ha  regalato tanti tesori naturali.